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Durante l’età evolutiva (dai 3 ai 18 anni) il bambino prima e ragazzo poi, affronta molti cambiamenti (fisici, emotivi, comportamentali), continue prove, infinite sfide quotidiane. Deve staccarsi da mamma e papà e raggiungere una sua autonomia, deve avere a che fare con una realtà esterna, ben diversa dal ristretto mondo casalingo di cui è il piccolo sovrano, in cui si scontrerà con altri piccoli sovrani di altrettanti piccoli regni, deve confrontarsi con adulti diversi dai suoi genitori, con l’apprendimento di nuove regole, l’inizio della scuola, le prestazioni scolastiche, il confronto con i coetanei. Crescere è un’attività che accomuna tutti, ma non possiamo dare per scontato che tutti abbiano i mezzi emotivi, cognitivi e relazionali per affrontare tutto questo senza grosse ripercussioni. Per alcuni vivere un normale giorno da bambino o adolescente può diventare una sofferenza, può essere fonte di grande disagio. Questo malessere può essere verbalizzato o somatizzato ed esplodere sotto forma di problemi fisici, comportamentali, emotivo-relazionali.
Lo psicoterapeuta dell’età evolutiva è un professionista, laureato in psicologia o medicina, abilitato a svolgere attività di psicoterapia dopo aver frequentato una scuola di specializzazione di almeno 4 anni. Aree d'intervento:
Lo Psicoterapeuta compie inizialmente un’accurata valutazione del funzionamento del bambino, cioè di come sono interconnessi i suoi pensieri, le sue emozioni e come questi influenzino i suoi comportamenti. Successivamente il professionista condivide con la famiglia una “fotografia” del bambino proponendo un percorso terapeutico ritagliato sulle caratteristiche individuali del bambino che esula dalla sterile etichetta diagnostica.